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Storia dell'Austria

Table of contents
1 Preistoria, prima dell'arrivo dei romani
2 Al tempo dei romani
3 Longobardi, bavaresi, carolingi
4 Gli asburgo

Preistoria, prima dell'arrivo dei romani

Il territorio che la nazione austriaca ricopre fu già più di 25.000 anni fa conquista di popoli. Infatti è di questo periodo la statua della donna dal grosso seno, chiamata dagli scienziati Venere di Willendorf, che rappresentava probabilmente la fertilità.

Da vari scavi si è potuto risalire che fu una terra molto contesa e che diverse popolazioni se ne contendevano il dominio.

Tra le poche popolazioni conosciute vi si erano stabilite gli Illiri prima e i Celti in seguito. Dei Celti sono rimaste alcune costruzioni inoltre furono loro i primi a stabilire una specie di Stato sul territorio, il cosidetto "Regnum Noricum" (II secolo AC).

Al tempo dei romani

Con l'avvento dei Romani cambiarono i confini.

Augusto, per proteggersi dai nemici del nord e dell'est, conquistò il territorio nella parte meridionale del Danubio e ne delineò lì i confini dello Stato Romano; si andarono a formare così le province di : Pannonia, Noricum e Raetia e gli insediamenti di Vindobona (Vienna), Iuvavum (Salisburgo) e Carnuntum.

Longobardi, bavaresi, carolingi

Verso il V secolo, dopo la crisi dell'impero quindi, i Romani cedettero le terre alle popolazioni che migravano nell'Europa.

Dall'est entrarono i Longobardi che vi si stabilirono sino a che non passarono alla conquista dell'Italia, mentre nello stesso tempo dall'ovest facevano sempre più breccia i Bavaresi.

Nel periodo carolingio Carlomagno fa del territorio un'importante marca di delimitazione, la cosidetta "Marca Orientale Carolingia".

Alle porte del nuovo millennio i Babenberger, una famiglia che via via aveva acquistato sempre più importanza ed influenza, prendono il dominio della Marca (Marca Orientalis, chiamata allora) nel 976 (con Leopoldo I).

Nel 996 compare, in un documento con il quale l'Imperatore Ottone III certificava la donazione della terra di "Niuuanhova" al vescovo di Freising, per la prima volta il nome "Ostarrichi" (in tedesco moderno "Österreich").

Con "Ostarrichi" si voleva esprimere, secondo la lingua popolare di allora, il termine latino "Marca Orientalis", "Ost-" ancora oggi significa in tedesco "est" e "richi" significava all'epoca "regno" (oggi "Reich"), quindi "regno che confina con l'oriente" .

I Babenberg allargarono continuamente il territorio tanto che nel 1156 sotto Federico II Ostarrichi fu proclamato ducato e successivamente Vienna divenne la residenza della casa regnante.

Dopo il decesso di Federico II (e di suo figlio prima) nel 1246 si spense la dinastia dei Babenberger, di conseguenza ci furono un pò di disordini politici, ma Ottokar Přemysl re della Boemia, riuscì ad avere la meglio e prese le redini in mano (1256).

Nel periodo di regnanza di quest'ultimo si potè assistere ad una politica promotrice piú della borghesia che della aristocrazia.

Gli asburgo

Nel 1278 Ottokar Přemysl dovette difendere il proprio dominio contro Rodolfo d'Asburgo, fu però da questi battuto nella battaglia di Marchfeld.

Già nel 1273 Rodolfo d'Asburgo si fece proclamare come il re del Sacro Romano Impero, nel 1274 gli fu riconosciuto il titolo persino dal Papa Gregorio X, peró non fu mai ufficialmente incoronato.

Sotto Rodolfo IV, successore di Rodolfo d'Asburgo, si potè assistere ad una concentrazione di forze da parte di questo reggente per migliorare ed innalzare il prestigio di Vienna fondando una universitá e trasformando il duomo di Santo Stefano secondo l'arte gotica. Egli fu inoltre anche un abile politico.

L'imperatore Carlo IV di Lussemburgo emendò la cosidetta "Bolla d'Oro", con la quale i príncipi avevano più diritti di reggenza e maggior potere se e solo se potevano provare una valida e alta discendenza (per diritti di sangue e non per concessione dell'autoritá papale ci si doveva proclamare titolare della corona del Sacro Romano Impero).

Rodolfo IV si vide da un tale emendamento messo in difficoltá e per paura di perdere il controllo (o vederselo almeno ridotto) sul suo proprio regno falsificò alcuni documenti per provare una importante discendenza del proprio casato.

I documenti sono passati alla storia come "Privilegium maius" (tali documenti, 5 certificati, risalivano addirittura a Nerone e Giulio Cesare che personalmente li avrebbero dovuti rilasciare). Il discendente di Rodolfo IV l'imperatore Federico III, convalidò i diritti di presunta alta discendenza che questi documenti certificavano, d'altronde anche Federico III era un'Asburgo. La dominazione degli Asburgo non era stabile: le rivolte nei territori ed i disaccordi all'interno della famiglia, indebolirono la potenza della Casa d'Asburgo di conseguenza a ció il regno rincusò di un notevole indebolimento sia economico che politico.

Federico III allora pensò che per rafforzare e aumentare il potere c'era bisogno di ingrandire l'influenza quindi di patteggiare con le altre potenze europee, e dato che non era possibile farlo con le guerre (dato che il regno si era indebolito) decise di intraprendere un'altra strategia, cioè iniziò una politica matrimoniale (come allora si disse :"Bella garant alii - tu felix austria nube" cioé "guerra facciano gli altri, tu ridente austria ti sposi").

Con il matrimonio tra il figlio di Federico III, Massimiliano, e Maria l'erede al trono della Borgogna egli assicurò una notevole concentrazione del potere in Europa. Il primogenito di Massimiliano I, Filippo il Bello, si sposò con Giovanna di Castiglia erede al trono del regno di Spagna.


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